Purificare i grassi: il metodo di Marina

In passato, ho inviato diversi messaggi alla lista dei saponai per illustrare il mio metodo di purificazione di oli e grassi che potrebbero impartire al sapone odori sgradevoli. Lo riporto anche qui a beneficio di tutti gli interessati.

Grassi animali e oli di frittura andrebbero “purificati” prima di trasformarli in sapone.

L’operazione richiede una cottura abbastanza lunga e un periodo di raffreddamento consistente. Per evitare sprechi di tempo e di combustibili, conviene mettere in programma la purificazione dei grassi nelle stagioni fresche/fredde (autunno, inverno) e prevedere di lavorare su quantitativi di grassi/oli di almeno un chilo per tipo. Ricordate di non mescolare grassi di diversa provenienza (bovino, ovino, diversi grassi vegetali) per evitare problemi coi valori di saponificazione.

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Purificare i grassi

Soprattutto per i grassi animali e il burro fresco, ma anche per gli oli di frittura che si vogliono recuperare nel sapone, conviene effettuare una pre-lavorazione se si vogliono evitare sgradevoli odori residui.

L’operazione è semplice. Basta infatti far sciogliere il grasso a fuoco lento, insieme a erbe o spezie con proprietà deodoranti come l’alloro, il ginepro, i chiodi di garofano. Una volta sciolto, il grasso va lasciato riposare e decantato, ossia travasato versando lentamente, in modo da evitare di inglobare nel grasso pulito i residui solidi (erbe, spezie, impurità).

Il burro purificato (chiarificato) è un eccellente grasso di base nei saponi per la persona e per la casa, da usare in quantità non superiori al 10% del totale dei grassi.

Lardo, strutto, sugna e altri grassi animali freschi si possono purificare in grandi quantità e tener pronti per più lotti di sapone.

Volendo recuperare grassi animali e vegetali utilizzati per le fritture, conviene purificarli aggiungendo abbondante acqua, aceto e sale grosso oltre a erbe e/o spezie.