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Tisserand: “Ecco come usare gli oli essenziali in sicurezza”

Robert TisserandRobert Tisserand è un esperto di fama mondiale per quanto riguarda gli oli essenziali e l’aromaterapia. Ha scritto diversi testi su questi argomenti ed è impegnato sia come autore, formatore, relatore e fornitore di prodotti per l’aromaterapia. Il suo libro Essential Oil Safety, pubblicato per la prima volta nel 1995, è considerato un testo fondamentale per tutti agli aromaterapisti e le differenti figure professionali che, in qualche modo, lavorano con gli oli essenziali. In tale ambito sono inclusi anche i produttori professionali e gli autoproduttori casalinghi di sapone, di cosmetici e di candele che intendano utilizzare fragranze naturali per profumare le loro creazioni.

Nonostante le molte informazioni disponibili, continua a essere diffusa l’idea che le norme per la sicurezza e per una corretta pratica professionale non siano necessarie quando si utilizzano gli oli essenziali in quanto sono prodotti “naturali”.

 Robert, ritieni che gli ingredienti naturali siano sempre sicuri al 100%?

Assolutamente no, per la semplice ragione che la definizione di “100% sicuro” non si può attribuire a nulla di quanto conosciuto nell’universo, sia che si tratti di ingredienti naturali, sia sintetici. E’ un concetto irrealistico!

 Le fragranze sintetiche sono più sicure degli oli essenziali, sia nel sapone, sia nelle candele per quanto riguarda l’impatto sull’utilizzatore finale?

Non è possibile generalizzare: naturale non è sicuro, sintetico non è sicuro, perché la sicurezza ha poco a che fare con queste categorizzazioni, con nessuna eccezione. Le fragranze (che sono per la maggior parte prodotti di sintesi) sembrano scatenare con maggiore probabilità reazioni quando inalate da persone con l’asma. Questo perché le fragranze hanno in generale una maggiore concentrazione di sostanze odoranti “ad alto impatto”, cioè profumi molto più intensi. Questo può provocare reazioni a livello dei bronchi, perché i profumi molto forti in genere non provocano analoghe irritazioni agli occhi o alle vie respiratorie.

 Qual è la prima raccomandazione che darebbe a quanti lavorano con le fragranze?

Innanzi tutto di acquistare una copia della seconda edizione del mio libro, Essential Oil Safety (il libro è disponibile solo in inglese, ndt). E’ un testo molto ampio che rappresenta l’unica fonte cui attingere informazioni per maneggiare in sicurezza gli oli essenziali. Sia per gli oli essenziali, sia per i singoli derivati aromatici è possibile consultare anche i siti di The Good Scents Company e di International Fragrance Association.

Abbiamo bisogno di equipaggiamento speciale quando maneggiamo prodotti profumanti (compresi gli oli essenziali)?

Intanto sarebbe bene avere un frigorifero per conservare gli oli essenziali e le fragranze. I refrigeratori per il vino non sono freddi abbastanza e il freezer è invece troppo freddo. Tenuti a temperatura di frigorifero, gli oli essenziali dureranno almeno il doppio, specie se si vive in climi caldi. Gli oli essenziali tendono a ossidare dopo un certo tempo, di solito nel giro di qualche mese e quando hanno perso la loro freschezza, hanno perso anche le loro proprietà. Conservarli a bassa temperatura, lontani da fonti di raggi UV aiuta a prevenire l’ossidazione.

Al di là di questo, non sono richieste attrezzature da specialisti. Gli oli si misurano sia in volume o in peso e questo richiede spesso una serie di misuratori come pipette o cilindri graduati, bilance di precisione, etc.

Non versate mai oli essenziali puri in contenitori di plastica perché non solo possono scioglierli, ma anche provocare la fuoriuscita di ftalati dalla plastica stessa che vanno a “contaminare” l’essenza. Al contrario, gli oli essenziali diluiti possono stare in contenitori di plastica.

 Si può dire che gli oli essenziali sono tutti uguali in termini di qualità?

No, e per una varietà di ragioni. Oli che provengono da diverse regioni geografiche di solito hanno una diversa composizione chimica e quindi anche un profumo leggermente differente. Facendo il caso degli Stati Uniti, la menta piperita americana costa di più perché ha un profumo e un sapore migliori rispetto allo stesso olio essenziale prodotto al di fuori degli Stati Uniti. Certi oli essenziali poi sono stati semplicemente distillati in maniera non corretta (temperature troppo alte, eccessivo o insufficiente tempo di permanenza nell’alambicco etc). Ovviamente se si ha a che fare con un olio essenziale che è stato adulterato (cioè addizionato con olio essenziale di qualità inferiore o una sostanza sintetica), la qualità sarà davvero scadente.

Quali sono i particolari cui dobbiamo fare attenzione se vogliamo acquistare oli essenziali di qualità?

I fornitori dovrebbero essere in grado di darvi informazioni su:

  1. la specie botanica da cui l’olio è estratto;
  2. il Paese di provenienza dell’olio;
  3. il foglio tecnico con le caratteristiche chimiche dell’olio.

Inoltre, il fornitore dovrebbe essere in grado di dirvi quando l’olio è stato distillato, quanto meno l’anno. Perché, come regola generale, dovreste acquistare oli essenziali che sono il più freschi possibile, cioè entro meno di 12 mesi dal momento della distillazione. Un segno molto positivo è riscontrabile dal sito del fornitore: se pubblica analisi sui suoi oli essenziali è indice di qualità, anche se so che molti ottimi rivenditori non lo fanno. Il prezzo è un altro indicatore importante per determinare la qualità, a meno che non abbiate a che fare con aziende che si piazzano a diversi livelli del mercato e che tengono quindi i prezzi alti in maniera artificiale. Inoltre, con l’esperienza si impara a capire la qualità di un olio essenziale dal suo profumo. Ok, richiede qualche anno di prove, ma cominciate adesso!

Quando si tratta di sostanze profumanti (tanto sintetiche, quanto naturali) esiste una regola di base per determinare una quantità da considerarsi sicura?

Purtroppo non esiste una regola unica e certa. Concentrazioni sicure posso stare in un range compreso tra 0% o 100% anche se, questo è vero, il dosaggio più utilizzato sta tra lo 0.1% e il 10%.

A questo punto, terminata l’intervista con Robert, mi sembra importante e prudente consigliarvi di investire un po’ di tempo per definire le vostre regole di base per il trattamento, l’uso e il dosaggio in sicurezza delle sostanze profumanti. E questo sia che usiate fragranze sintetiche oppure oli essenziali e sia che vendiate i vostri saponi o li autoproduciate per la vostra famiglia. La seconda edizione del libro di Robert Tisserand può essere ordinata dal suo sito web dove troverete anche tantissime altre informazioni utili sull’uso degli oli essenziali: www.roberttisserand.com

Robert mantiene anche un blog in inglese, su roberttisserand.com/blog/.

Questo testo è la nostra traduzione dell’articolo Essential oil safety, scritto da Marina Tadiello e pubblicato sul numero di gennaio/febbraio 2014 della rivista Saponifier Magazine. L’intervista è uscita per illustrare gli aspetti relativi a sicurezza e buona pratica di fabbricazione (Good Manufacturing Practices) per chi fa sapone, e (casualmente? ) coincide con l’uscita della seconda edizione del libro di Tisserand sugli oli essenziali. Il testo è riportato qui con la piena autorizzazione dell’editore. Per scaricare la copia intera della rivista, per informazioni o abbonamenti fate riferimento al loro sito www.saponifier.com Saponifier è una rivista bimestrale interamente dedicata al mondo del sapone homemade. Abbonandosi si riceve in formato digitale nella propria casella email.

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